La gara per la realizzazione dei sette parcheggi d’interscambio che serviranno da supporto alle future linee del tram di Palermo è andata deserta.
Il Comune di Palermo aveva indetto il bando il 23 dicembre e pubblicizzato durante la festività di Santo Stefano.
Il progetto prevedeva un mix di capitali fra pubblico (contributi regionali) e privato (project financing) per un totale complessivo da 412 milioni di euro.
Tuttavia, la commissione dell’Urega ha dovuto attestare l’assenza di richieste, il che costringerà il Comune di Palermo a emanare un nuovo avviso, con relativi tempi che si dilatano ulteriormente.
Il Comune di Palermo ha ricevuto numerose segnalazioni d’interesse per quanto non si siano concretizzate in offerte, ha dichiarato l’assessore Maurizio Carta.
Lo stesso ha già dato mandato agli uffici di riformulare le proposte per renderle più attrattive e la manifestazione di interesse verrà rilanciata entro la fine del mese.
Saranno risolte alcune questioni che erano state sollevate dagli stessi interessati a partecipare e sono arrivati sei-sette suggerimenti di integrazione.
La proposta verrà resa più appetibile per favorire la partecipazione dei concorrenti.
Il bando era basato sulla delibera approvata il 14 ottobre scorso e relativa alla realizzazione dei sette parcheggi di interscambio.
Strutture che saranno posizionate in alcuni punti strategici della città e che serviranno a completare l’iter infrastrutturale delle linee A, B e C del tram.
I parcheggi in questione (Don Bosco, De Gasperi, Libertà, Ungheria, Boiardo, Giulio Cesare, Francia) comporteranno un esborso complessivo da oltre 400 milioni di euro.
Quanto ai finanziamenti, quattro parcheggi avranno una compartecipazione fra fondi regionali e capitale privato.
Opere, quelle relative alla realizzazione dei parcheggi d’interscambio, propedeutiche al progetto di costruzione delle linee A, B e C del tram.
🙃 vediamo come vanno le gare della fermata lazio e del tram, se ne sapremo qualcosa a breve
Chissa come mai, tutti i project financing che si proclamano, con stuole di investitori privati in attesa, non si concretizzano mai…
Quelli bravi direbbero che “la domanda di sosta a pagamento” a Palermo è troppo bassa per assicurare sufficienti flussi di cassa atti a sostenere l’investimento in project financing per realizzare ma soprattutto gestire un parcheggio in struttura.
Sarebbe più interessante esplicitare il perché di tale situazione. A mio giudizio la causa risiede sull’infinita disponibilità di spazi di sosta illegittimi presenti a Palermo (doppia fila, sosta negli spazi vietati quali passi carrabili, in adiacenza agli incroci, sugli attraversamenti pedonali, ecc.), consentita da una storica marginalità della repressione del fenomeno, mai attuata in maniera ferrea in modo da “educare” la realtà palermitana. Ciò ha reso possibile un’aspettativa di posteggio gratuito che rende improbabile l’appetibilità dei parcheggi in struttura.
Peraltro le recenti riduzioni degli stalli di sosta a pagamento, oltre che essere antitetiche alle politiche più evolute di gestione della mobilità urbana (e in particolare della sosta), forniscono un messaggio all’utenza non compatibile con le prospettive di appetibilità di nuovi parcheggi in struttura, dove le tariffe sono certamente superiori a quelle vigenti nelle c.d. “zone blu”.
In ultimo, al riguardo dei nuovi bandi per i parcheggi in questione, auspico che si faccia grande attenzione alle richieste pervenute dalle imprese “che sia resa più esplicita la possibilità di costruire servizi annessi ai parcheggi”, al fine di non snaturare la funzione che queste infrastrutture sono chiamate ad assicurare.